Nell’ottica del conseguimento di una buona qualità di vita, ci sono cose a cui un paziente con FC non può e non deve rinunciare; tra queste, una delle più importanti è l’inclusione sociale. L’inserimento in contesti sociali normali, oltre che nella vita quotidiana, può essere integrato con progetti che promuovano le pari opportunità e – soprattutto – la solidarietà tra le persone.
In questo senso, l’attività sportiva non agonistica si configura come la via favorita per ottenere simili risultati ed è per questo che, negli anni, il Centro Pediatrico per la Cura della Fibrosi Cistica della regione Campania si è impegnato nella promozione di pratiche sportive.
Questo è lo spirito che ha fatto sì che, nel 2013, nascesse il “Progetto S.I.F.A.”, ideato dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC) in collaborazione con la Fondazione Cannavaro Ferrara ed il Movimento Eco Sportivo, r reso possibile grazie al finanziamento erogato della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari opportunità.
Nei giorni 2-4 luglio 2013, trenta adolescenti affetti da fibrosi cistica si sono riuniti all’interno dell’eco-campus “Vesuvio Wild”, nell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio. Durante l’evento, i giovani – costantemente seguiti da esperti pronti ad offrire il loro supporto e le loro conoscenze – hanno svolto lavori di gruppo, esercitazioni sportive ed attività ludico-didattiche, volti a migliorare tanto la loro resistenza fisica e psicologica quanto l’autostima e la fiducia nei propri mezzi.
Per tutta la durata dell’evento, i giovani esploratori sono stati assistiti dal personale medico specializzato del Centro di Riferimento Pediatrico per la Cura della Fibrosi Cistica della Regione Campania, che, occupandosi delle terapie dei pazienti, ha garantito che la tre giorni di avventure nel verde potesse svolgersi in totale sicurezza.